Il locale ha inaugurato la nuova stagione arricchendo la consueta offerta agrituristica accompagnando la degustazione dei piatti della cucina di tradizione con buona musica.
giovedì 30 aprile 2009
I venerdì delle osterie
Il locale ha inaugurato la nuova stagione arricchendo la consueta offerta agrituristica accompagnando la degustazione dei piatti della cucina di tradizione con buona musica.
venerdì 24 aprile 2009
lunedì 20 aprile 2009
Spegnete la tv per sette giorni !
Lo scorso anno, in America, cinque milioni di persone hanno staccato la spina per i sette giorni della campagna.
venerdì 17 aprile 2009
Bakeka lavoro
mercoledì 15 aprile 2009
Per caso, su e giù per la Romea e il delta del Po
Cercando d’imbroccare la strada giusta per una delle foci, optiamo per l’indicazione più invitante: il Po di Gnocca! Costeggiando lo stesso e prima di risalire lungo l’argine del Po di Goro si arriva ad una passerella di un attracco per natanti, in prossimità della quale, sulle assi di legno che fanno da punto informazioni si nota il numero di un cellulare che invita a fare un giretto sull’acqua del delta ma, è sottinteso, soprattutto al Faro di Goro che troneggia al di là della foce in un isolotto sospeso tra terra e mare e che ti fa dire: come cavolo ci si arriva? Niente paura Fabrizio e Valentino, ex pescatori appartenenti ad una famiglia di pescatori da generazioni, sono lesti nel trasferimento e in un batter d’occhio ci, e vi porta ai piedi del Faro (purtroppo inaccessibile), dove gestiscono il ristorante dal nome univoco …La Lanterna e dove per chi arriva in orario si mangia pesce di qualità senza ombra di dubbio! A noi, vista l’ora, non resta che il caffè, ma l’isolotto rivela una spiaggetta niente male in via di sistemazione per l’approssimarsi dell’estate. Adesso almeno sappiamo come arrivarci e che lì si mangia!
Eccome se si mangia: gli aromi ci rilasciano l’acquolina in bocca per tutto il resto della giornata mentre si girovaga all’interno del parco cercando di mettere a fuoco i binocoli della Lidl su d’improbabili uccelli palustri che ci sono ma non si fanno vedere.
Stanchi di girovagare si torna sulla Romea ai bordi della quale sembra sorgere una famosa Abbazia, purtroppo prendiamo la statale in direzione Venezia: tutto l’opposto della direzione giusta. Si gira e si arriva a Pomposa troppo tardi per trovare la Chiesa ancora aperta e troppo presto per la Veglia di mezzanotte, ma lo scenario con il
Fiorello ci spiega, che sono a riposo forzato, e che nessuno le vuole. Anche qua c’è aria di crisi, ma la verità è che consumiamo più di quello che produciamo e che nessuno cala più le reti per tirarle su vuote: sempre dura la vita dei pescatori! Ci portiamo sul Po della Pila alla ricerca di un altro Boscolo ( da queste parti si chiamano tutti Boscolo, o quasi): il neo presidente della cooperativa pescatori (un pescatore al comando è un orgoglio per tutti i lupi di mare della zona). Abbiamo tutta l’intenzione di farci un giretto tra le paludi e i canneti per osservare da vicino gli uccelli che vi nidificano, in verità siamo venuti apposta, sull’esempio dei documentari TV, ma siamo in pochi e nessuno della cooperativa pescatori è disposto a spostare la barchetta dagli ormeggi per pochi euro con quel che costa la benzina e sopratutto quando per tutti è festa. Sarà per un’altra volta, per intanto ci tocca solo ammirar il grande mostro: la centrale elettrica di Porto Tolle che spicca poco in là e che a dire stona con l’ambiente, è troppo poco!
Pensieri vaganti mentre passeggiamo accarezzati dal vento, lo stesso che muove gli aquiloni, in questo spicchio di spiaggia compresso in uno scenario che la natura e il mare mutano nel tempo. E’ sera, e per chi passa da Boccasette la tappa obbligatoria, è dal Bar Ristorante Pizzeria Melita dove rivediamo e salutiamo Fiorello intento a farsi 4 ciacole e l’ultimo biccer con gli amici prima di riprendere la strada di casa. Noi vi troviamo chi non t’aspetti: altri che bazzicano il nostro ambiente di lavoro sono per caso anche loro su giù per la Romea e il delta del Po. Si cena con Margherite (ravioli) al ripieno di trito di pesce, e frittura, per non dimenticare gli odori e i sapore del mare!
E’ tardi e si procede stanchi e mesti verso casa, ma torneremo ancora sul delta per farci giro del parco con il barcone e con tanto di "guida turistica", che a dirla come l'anonima perlanera, trattasi di solito di abitanti del luogo nati e cresciuti tra la canna palustre e gallinelle d' acqua...e qualche imprecazione..., e poi magari risaliamo la corrente, sulle tracce del grande fiume.
Utili: RISTOBAR & PIZZA ABBAZIA POMPOSA Via Pomposa Centro,16 Tel. 0553 719097
RISTORANTE LA LANTERNA Località Zona Faro Gorino Tel.336363322
martedì 14 aprile 2009
venerdì 10 aprile 2009
martedì 7 aprile 2009
Intervista a Giampaolo Giuliani (Previsione Terremoti)
GIULIANI DIFENDE SUO METODO, E' SPERIMENTALE
ROMA - ''Si', le rispondo si'''. Gioacchino Giuliani, il tecnico dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, si dice sicuro di aver previsto l'evento sismico che ha scosso l'Abruzzo. Nonostante lo scetticismo della comunita' scientifica, al telefono con l'ANSA difende a spada tratta il suo metodo di rilevazione dei terremoti. ''Noi utilizziamo un metodo sperimentale che fino ad oggi ha dato degli ottimi risultati - sostiene
Giuliani - In dieci anni abbiamo raccolto dati statistici tali da permetterci di prevedere un evento sismico nel raggio di azione degli strumenti. Questo ci da' la sicurezza che domani nel mondo si potranno prevedere i terremoti. Noi oggi gia' lo facciamo''.
Giuliani e' d'accordo con la comunita' scientifica sull'impossibilita' di prevedere con esattezza un terremoto solo attraverso l'analisi di uno sciame sismico. ''Non bisogna essere scienziati per capire che gli sciami sismici possono non aver nulla a che fare con un forte evento sismico - afferma Giuliani -. Nello stesso tempo, pero', gli sciami possono essere collegati ad un terremoto soprattutto se avvengono in prossimita' di una faglia. Solo con questo sistema non e' comunque possibile prevedere luogo e data di un sisma''.
Secondo Giuliani, invece, con i rivelatori di concentrazione di gas radon, e' possibile prevedere con una buona precisione i terremoti. ''Noi abbiamo acquisito in dieci anni un'esperienza che ci permette di rilevare sia il precursore sismico, sia l'epicentro e il grado sismico - sostiene il ricercatore -. Si puo' quindi sapere quando avviene un terremoto, perche' il precursore sismico da' la possibilita' di prevedere, dalle 6 alle 24 ore prima, un evento sismico calcolandone epicentro, intensita' e ipocentro''. ''Noi abbiamo una rete di stazioni che misurano la stessa cosa'', ha detto riferendosi ai rilevatori installati a Coppito (L'Aquila) e Avezzano (L'Aquila). Le stazioni, ha aggiunto, ''sono interconnesse tra di loro e ci permettono di ottenere i dati necessari alla previsione''.
''Tutto questo non e' accettato dalla scienza perche' nessuno ha mai creduto a quello che stavamo facendo, ma noi siamo andati avanti da soli - conclude Giuliani-. A chi non mi ha creduto dico solo che il dizionario di uno scienziato non dovrebbe contenere la parola impossibile. Questo la storia ce lo ha insegnato. Cio' che in passato non era possibile, con l'evoluzione puo' diventare possibile''.
link www.ansa.it