venerdì 22 febbraio 2008

-§- Sventola il gusto! I VENERDI' DELLE OSTERIE

LA VALPOLICELLA NASCOSTA (SECONDA PARTE)
... in realtà il "conte" è un nostro amico, che in queste pagine web ci è piaciuto prendere un po' in giro e che si unisce a noi per la ricerca di un posto dove andare a cenare per i Venerdì delle Osterie da raccontare. Dopo aver vagliato alcune possibilità si decide: ... dal "bale", si va dal bale a Fumane, non è lontano. In piazza, di fronte alla chiesa ci aspetta la Sabry che queste cose le fa in giro per il mondo ... che sia Fortaleza, un suk nord africano o la terra valpolicelliana per lei è lo stesso, ciò che la anima e la curiosità! Il bale è li sulla destra, all'inizio della strada che porta verso la montagna! E' li da sempre il bale, luogo di ristoro dal 1800, così almeno si racconta. Qui si fermavano le carrozze postali che andavano dal capoluogo verso l'interno! Qui si esibivano le prime compagnie di avanspettacolo che mettevano il naso fuori Verona, ma la cosa p importante è che qui si mangia da sempre! Non fate caso all'insegna, " alla Pineta", un tempo "antica Osteria al Gallo". I nomi cambiano ma dal bale resta! Non ci è dato sapere chi, ste bale le raccontava, ma siamo venuti qui per mangiare e così sia. Lucio, il gestore ci elenca il menù! I due guasconi che ci accompagnano fanno presente che è sempre lo stesso: Fedelini in brodo con i fegadini, pasta e fagioli, tagliatelle al sugo di lepre, pastissada de caval, bolliti misti con pearà e grigliate sempre miste, a volontà. La scelta ricade sui fedelini in brodo, in verità siamo venuti apposta anche se non lo vogliamo ammettere. La serata si è fatta fredda e un po' di brodo ci riscalderà. Lucio il gestore, distratto dalla fotocamera e dal block notes poggiati sul tavolo dimentica i tovaglioli, ma si fa perdonare perché il desinare è buono! Stupende le verdure cotte e le patate arrosto che accompagnano la mia braciola e la pastissada degli altri avventori. Il vino ...è sempre quello, e sapete dove siamo. Bella serata qui dal bale, dove la Anna cusina con Angelo sentà e dove la Rosetta la se dà da far! Prima di andar via non si può far a meno di sbirciare la vecia e mitica cucina con il fogolar, la gradela e Nerone il dormiglione. Torneremo ancora da queste parti, in fondo ci sono ancora posti da scoprire e raccontare!

venerdì 15 febbraio 2008

-§-Sventol@ il gusto! I VENERDI' DELLE OSTERIE Alla ricerca di vecchi e nuovi sapori

LA VALPOLICELLA NASCOSTA (prima parte)
...l'appuntamento col Kantù è alle 12 alla Pieve Romanica di
S.Floriano. Risaliamo la valle in direzione Marano, amena località della Valpolicella, alla ricerca di semplici tradizioni gastronomiche. Ai fianchi della strada, le solite invitanti cantine, superata Valgatara, a sinistra sul costone, ai margini del dirupo è adagiata la splendida Ravazzol ( sito citato nel XI sec.), oggi "illuminata dal sole"! Il compagno d'avventura mi dice che forse c'è ancora qualche rudere a buon prezzo! Al ritorno andremo a dare un'occhiata... Ma è a Marano, splendido balcone con vista sulla vallata, che ci prende il languorino. Entriamo in Piazza del Mercato "vecchio", nel senso che sa d'antico: la banca, lo spiazzo per il mercato cerealicolo e la tribunetta in cemento per gli spettacoli popolari. Qui non arrivano le diligenze ma i pullman che vanno in città si. In un angolo c'è un camper in partenza per Kitzbuhel. Sull'altro lato il Bar Country. Entriamo, sulla bacheca: "oggi pizzoccheri su prenotazione"; quindi si mangia!!! Noi ovviamente non abbiamo prenotato, ma riusciamo a rimediare uno spezzatino con polenta casereccia, ottimo, genuino e gustoso. Di sicuro si lascia mangiare volentieri, bagnato dal rosso locale (e sapete dove siamo!). La Paola, la padrona di casa che ci ha accolto con simpatia, ci fa presente che qui si organizzano serate country con musica e balli, e non poteva essere altrimenti vista l'ambientazione! La domenica su ordinazione lesso con pearà e baccalà alla vicentina( le specialità dello chef) e primi piatti. Noi siamo soddisfatti e riprendiamo il cammino. Su in alto si scorge la chiesetta di S.Maria Valverde. Tra le quattro mura di Purano scoviamo quello che rimane di una vecchia osteria: la scritta sul muro diroccato; ma quanti aromi, profumi e ciacole potrebbero raccontare quelle mura.... E' arrivata l'ora di scendere. Brutta notizia: il maniero in vendita a Ravazzol, antico possedimento più volte passato di mano e attualmente proprietà dell'ultimo erede del casato Ragno, sta per essere ceduto con tanto di rimpianto per noi che lo vediamo adesso e che siamo arrivati troppo tardi.... ( ...il tour dei sapori continua nei prossimi post!)